giovedì 27 agosto 2009

scarpe per gattonare di lavinia borromeo?...anche no!

Come in ogni preparazione di un lungo viaggio che si rispetti, il tempo e il budget dedicato all'attrezzatura e' importante, a differenza però dei viaggi fin'ora preparati in questa occasione non siamo io e la mamex a dover cercare informazioni bensì sono loro che ci vengono a cercare. Sull'onda dell'entusiasmo per la maternità- ops – paternità siamo stati a riunioni di dimostrative per spiegare tutto ciò che dobbiamo comprare e come utilizzarlo, proprio come la vendita delle pentole. Siamo diventati la coppia più ambita dai pubblicitari, abbiamo scoperto che abbiamo bisogno di cose che non sapevamo nemmeno che esistessero (scarpe per gattonare) e soprattutto abbiamo scoperto che molte cose che avevamo dovevano essere sostituite da cose uguali ma specificatamente per bambini, non più piccole o meno aggressive o più naturali, solo marchiate per bambini.business. In principio, siamo figli dei nostri tempi, solo l'idea di comprare cose per la bambina ci dava senso di gioia, la scelta del passeggino il massimo della goduria, poi un'amica ha insistito per prestarci un po' di cose e abbiamo iniziato a riflettere sia sull'utilità' delle cose, sia sulla necessità o meno di comprarle nuove al posto che averle prestate, abbiamo iniziato a pensare che il consumismo e' un qualcosa che magari noi adulti possiamo facilmente gestire, o con cui possiamo e riusciamo a fare dei compromessi soddisfacenti, MA e' assolutamente PERICOLOSO e DANNOSO per salute dei nostri bimbi. E' necessario riuscire il più possibile a preservarli dalle tentazioni consumistiche, almeno fino a quando non saranno capaci di esprimere un loro punto di vista critico. Secondo Philip Graham professore emerito di psichiatria infantile dell' Instituite of child Health afferma che un fattore che potrebbe influenzare il benessere psicologico dei bambini e' "il senso del possesso", il Dr. Rowan Williams invece ricorda che i bambini devono essere incoraggiati a valutarsi, stimarsi , considerarsi per quello che sono e non per quello che possiedono, non bisogna incentivare una concorrenza materialistica e i valori dell'individualismo piuttosto la cooperazione e il principio di comunità.

Ho cercato di capire cosa e' veramente necessario e cosa e' un falso bisogno e mi sono imbattuto in questa interessante relazione di un convegno pediatrico svoltosi nel 1997

http://www.pinguini.net/convegni/1997/davidson.htm

vi segnalo anche il commento del Pediatra Alessandro VOLTA sulla vecchia campagna proposta dal ministero Attivita' Produttive insieme ad ASSOGIOCATTOLI (ovviamente per parlare di salute dell'infanzia non hanno pensato di coinvolgere il ministero della Sanita'di allora)

http://www.vocidibimbi.it/Mondobimbo/Ruotalibera/Usato_non_garantito.htm

e per finire un interessante altra pagina sempre sul consumismo prenatale, "comici spaventati genitori" di stefano luchetti

video regalo: FIGHT CLUB: le cose che possiedi alla fine ti possiedono


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