venerdì 8 gennaio 2010

"Parental Advisory"

Era tra i miei propositi pre paterni -"la bimba non deve vedere la tv fino ai due anni" - intuitivamente abbiamo sempre creduto, io e la mamex, che sia una pessima abitudine lasciare che la tv sia un sottofondo ai suoi giochi, alle nostre cene, il centro dell'attenzione delle nostre serate. Dopo aver visto come la bimba ne è attratta, tanto da girarsi e contorcersi quando sente il rumore o intravede le immagini, lasciamo il nostro piccolo 17 pollici quasi sempre spento e abbiamo rinunciato a fare il salto verso una tv con uno schermo decente.
Su indicazione di mia suocera abbiamo letto un articolo di Anna Oliveiro Ferraris su "psicolgia contemporanea" sulla Baby tv (link), e abbiamo scoperto che non e' solo una pessima abitudine ma una cosa altamente nociva. Alessandro Volta neonatologo autore di "Nascere Genitori" alla tv sotto i tre anni risponde con Otto volte NO, potete leggere il suo parere integralmente qui, altrimenti ve lo riassumo: NO perché nei primi due anni di vita i bimbi non sanno distinguere la realtà dalla fantasia e quindi ne consegue una confusione paragonabile a delle vere allucinazioni, NO perché nel primo anno di vita per raggiungere la consapevolezza della propria individualità c'e' bisogno di una interazione, di un sorta di reazione-risposta da parte dell'ambiente che lo circonda e soprattutto di sperimentare, mentre la TV non reagisce non risponde ai segnali-domande del bambino, NO perché un uso eccessivo e improprio della televisione e' in grado di interferire sulla capacità linguistica e sul pensiero matematico predisponendo alla sindrome di deficit di attenzione e iperattività.
Anche Karl Popper nel 1994 ha scritto "Cattiva maestra televisione". Mentre Massimo Ammaniti psicoanalista intervistato su Repubblica afferma "..Il gioco di mostrare immagini e figure e di scoprire colori e parole, i più piccoli l'hanno sempre fatto con i genitori, con i fratelli più grandi o comunque con un adulto di riferimento. In un contesto relazionale quindi , utilizzando i libri, la voce i gesti, il tatto strumenti attraverso i quali le capacità e le curiosità dei più piccoli vengono stimolate. Di fronte alla tv, e magari da soli , l'unico canale che viene stimolato è quello visivo, il resto è passività . Senza contare che nei primi anni di vita i più piccoli spesso confondono la realtà con la finzione..i bambini crescono sperimentando, provando e riprovando. La televisione invece offre tutto pronto, già confezionato e crea dipendenza"; Piergiorgio Strata, docente di neurofisiologia al Dipartimento di neuroscienze all'Università' di Torino dice.".ci sono a volte delle tecnologie nuove che possono aiutare lo sviluppo del bambino. Anche se il fattore umano e cioè le informazioni che arrivano attraverso le parole, il suono, il tatto, il contatto con i genitori, restano a mio avviso gli stimoli più efficaci". Insomma banalmente la TV non va bene perché non e' una persona e un bimbo se non sta giocando da solo con le sue mani con i suoi giochi di cui ha lui il controllo, e' meglio che abbai davanti una persona che gli risponda adeguatamente che interagisca con lui. La cosa che mi ha però maggiormente stupito e' che non va bene perché tecnicamente il sistema nervoso (il cervello) di un bimbo non e' ancora pronto per un susseguirsi di immagini così veloce, per i salti di inquadratura: sempre dall'articolo della Oliveiro Ferraris "....il flusso interrotto delle immagini sul piccolo schermo trascina l'attenzione del bambino, anche quando lui/lei non e' ancora in grado di distinguere le immagini e di comprenderne il valore rappresentativo. Lo sguardo, nelle prime fasi dello sviluppo, viene orientato in modo riflesso dai collicoli (nuclei nervosi sottocorticali) prima che subentrino meccanismi di puntamento volontari. Questo tipo di attenzione non è perciò volontaria ma coatta....". INCREDIBILMENTE non va bene nemmeno come sottofondo perché e' rumoroso.

http://www.youtube.com/watch?v=qFGANTgbsvM

altri articoli, spunti

http://www.csa.fr/protection_mineurs_TV/enfants02.html Conseil Supérieur de l’Audiovisuel

http://www.yapaka.be/files/publication/TA-BB_TV_WEB.pdf les dangers de la tele pour les bebes Serge Tisseron

http://www.uppa.it/dett_articolo.php?ida=363&idr=25&idb=95 Bambini davanti alla TV
http://www.uppa.it/dett_articolo.php?ida=605&idr=41&idb=95 piccolo schermo grande nemico.
http://www.uppa.it/dett_articolo.php?ida=559&idr=38&idb=55 storie di bambini di televisione e di cinema
http://www.ibs.it/code/9788831779029/popper-karl-r-/cattiva-maestra-televisione.html Karl Popper cattiva maestra televisione

8 commenti:

Anonimo ha detto...

"Che pallex sti blogger seriosi che non vogliono la Tv per i propri figli mentre sono cresciuti a pane, nutella e Bim, Bum, Bam.
Mi ritiro nel mio apparamento sulla Upper Easr Side e guardare un po' di Fika su Fox."
Phillip Roth

papex ha detto...

ciao philip e' un piacere averti tra i lettori, per accontentarti ho inserito a lato un iniziale elenco di blog che vorrebbero avere argomenti meno seriosi.

caia coconi ha detto...

ciao papex
io sono cresciuta a pane nutella e bim bum bam (e puffi prima di andare a dormire) e avevo un patto con la mamma: un'ora di tv al giorno, non un minuto di più, questo significa un cartone il pomeriggio e uno la sera. e questo avveniva quando avevo circa 8/9 anni. prima di allora non era neanche un argomento, la tv era spenta e basta.
come son cresciuta con cioè e nascondendomi in ascensore il rossetto. a tredici anni, non a nove.
questo per dire che sì, anche noi siamo cresciuti con cose che adesso vorremmo evitare per i nostri figli, ma con moderazione e a una certa età. il problema oggi è che tutto è tremendamente ed enormemente in anticipo.
e invece ci si nasconde dietro un dito con questi discorsi di paragoni.

cmq piacere di conoscerti, tornerò a trovarti!

sicampeggia ha detto...

Carissimo, che dire: spengiamo la tv, accendiamo la radio. Uffa però, proprio adesso che il piccolino cominciava ad apprezzarla!
Si perchè fino ad un mesetto fa non lo interessavano neppure i teletubbies (quei bradipi catodici appositamente creati per i più piccoli) che pure si muovono a tempo di bimbetto. Adesso invece anche lui tande ad essere captato (a tratti) per lo più dai suoni (credo), a volte anche dalle immaggini.
Dovrei essere soddisfatta e in parte lo sono, ma sono anche pragmatica e le giornate di maltempo sono lunghe a passare dentro casa. A una certa si è tentati di "affidare" il pargoletto alla tele magari solo per 10 minuti, per non parlare poi del telegiornale che ogni tanto uno vorrebbe vederlo in santa pace e allora ti aspetti che anche al piccolo interessino politica, economia e cronaca.
In effetti poi, io uso la tele per sottofondo, chè una casa silenziosa non la tollero e la radio mi costringe ad ascoltarla anche quando non si può. Tuttavia il pargolo non ne è affatto disturbato e, come dicevo, fino a poco tempo fa, teneva la tele in nessuna considerazione e penso proprio perchè non ne decodificava il linguaggio visivo; Adesso la tv lo interessa a vari livelli che elencherò in ordine di importanza:
1. il telecomando così pieno di bottoncini. Ha capito il genietto che a spingerli qualche cosa succede sempre.
2. il cavo di alimentazione, che si può staccare dalla presa. Il giorno che riuscirà pure a rinfilarcelo prevedo si sentirà come Newton alla caduta della mela.
3. l'antennina amplificata necessaria dall'avvento del digitale terrestre: si tira il filo e quella cade dal televisore con notevole fragore.
4. le musichette carine durante spot o programmi che intercetta infallibilmente e sulle quali ballicchia.
Ecco i bambini (per grande fortuna dei genitori) si autoregolano un pò su tutto. Arriverà certo il momento in cui dovremo litigare per la tele ma non è adesso, semplicemente perchè la televisione non è ancora adatta a lui, come non lo sarebbe un trattato di linguistica.
A questo proposito sospetto che Tea sia attratta più dall'audio che dal video. Potresti verificarlo facendole ascoltare la radio, magari ballando con lei davanti ad uno specchio (tanto per soddisfare anche la sua curiosità visiva) e comunque, come al solito, STIAMO CALMI e fidiamoci dei nostri bambini: spesso sono più in sintonia con loro stessi di quanto pensiamo.
ciao ciao.

papex ha detto...

benvenuta caia bentornata sicampeggia...questi tre commenti ben sottolineano unq questione che mi frulla da un po' nella testa, siam cresciuti si a pane e nutella e bim bum bam perche' per ogni scelta ora leggiamo libri e ci consultiamo?, questi tempi son veramente diversi da quelli in cui siamo cresciuti noi? ai post futuri l'ardua sentenza...saluti papex

sicampeggia ha detto...

ciao Papex, si i tempi sono cambiati, del resto cambiano continuamente: si fa appena in tempo a capirci qualche cosa che già bisogna rimettere in discussione tutto. La questione, per me, rimane come essere parte attiva di questi cambiamenti, come direzionare il cambiamento.
Per quanto riguarda i dubbi che ci poniamo credo ciò dipenda dal tipo di persone che siamo. Un figlio è una cosa immensa, tutti i bambini crescono ma non tutti diventeranno adulti felici, equilibrati, forti, perchè?
Penso che molta differenza la facciano i genitori ma nessuno può dirti cosa è meglio per quel bambino che è TUO FIGLIO, devi capirlo tu, scegliendo tra mille domande quelle più opportune da farsi e dando loro delle risposte sensate.
Ci sono poi genitori che sembrano non avere grandi dubbi e anzi una serie di certezze, alla fine poi i loro figli staranno meglio dei nostri, ma io non sono così.
Spero solo che questo mio atteggiamento non nuoccia al gigantino. Sarebbe il colmo.
Saluti ciao.

sicampeggia ha detto...

Per esprimere meglio il concetto:

http://poesie.wordpress.com/2007/02/28/i-figli-gibran/

LGO ha detto...

Ciao. Non so bene come sono arrivata qui ma ... ci sono arrivata :-)
La tv esercita un fascino incredibile sui bambini piccoli, anche se, potendo scegliere, sono meglio le mamme e i papà, i fratelli, insomma: le persone ;-)
Non è che ti andrebbe di partecipare con questo post al blogstorming di GenitoriCrescono?